mercoledì 11 dicembre 2013

L'immigrazione

L'immigrazione è il trasferimento permanente o temporaneo di singoli o di gruppi di persone in un paese o luogo diverso da quello di origine; il fenomeno è l'opposto dell'emigrazione.
Si possono includere le migrazioni di popolazioni ed i movimenti interni ad un paese.
L'immigrazione è uno dei fenomeni sociali mondiali più problematici e controversi, dal punto di vista delle cause e delle conseguenze. Per quanto riguarda i paesi destinatari dei fenomeni migratori (principalmente le nazioni cosiddette sviluppate o in via di sviluppo), i problemi che si pongono riguardano la regolamentazione ed il controllo dei flussi migratori in ingresso e della permanenza degli immigrati.
Il fenomeno dell'immigrazione è un tema associato a quello dell'aumento della delinquenza e della criminalità. Per quanto riguarda l'Italia, tuttavia, delle ricerche econometriche hanno dimostrato che non c'è alcun nesso fra l'immigrazione e la criminalità. I due fenomeni sono entrambi attratti dalla ricchezza, e quindi possono intensificarsi contemporaneamente nelle zone ricche, senza però che l'una causi o favorisca l'altra[1].
Tuttavia l'immigrazione può contribuire a risolvere problemi come sovrappopolazione, fame, epidemie e povertà nel Paese di origine. A livello politico, i Paesi di origine e di destinazione possono stringere accordi bilaterali che prevedono flussi migratori programmati e controllati, per rispondere a esigenze di manodopera del Paese di destinazione, a problemi di sovrappopolazione del Paese d'origine, compensati da altri aspetti come uno scambio di materie prime ed energia. Un accordo di questo tipo può prevedere la fornitura di materie prime e manodopera in cambio di prodotti finiti ed investimenti nell'industria e in infrastrutture nel Paese fornitore.

Denys Choliy (WikipediA)

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